Quest’anno, nell'ambito delle Giornate nazionali di preghiera per i cristiani discriminati e perseguitati saremo ospiti della parrocchia di Balerna e il testimone che ci aiuterà ad avvicinarci al drammatico tema delle persecuzioni che subisce la Chiesa, attraverso i suoi pastori e i suoi fedeli, sarà il vescovo caldeo di Teheran (Iran), Ramzi Garmou.
Il vescovo ci accompagnerà con la sua testimonianza e la sua presenza, venerdì 26 ottobre, a partire dalle ore 20, nel corso della fiaccolata organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre insieme con la parrocchia di Balerna.
La 12ma Giornata nazionale di preghiera e solidarietà per i cristiani discriminati e perseguitati di Aiuto alla Chiesa che Soffre, si svolgerà nel fine settimana del 26 e 28 ottobre. Come ogni anno si tratta di una proposta che viene fatta a tutte le parrocchie che vorranno aderirvi.
Sin dal suo inizio, questo nuovo anno si è annunciato come un anno molto difficile per le minoranze cristiane che vivono in Paesi dove vengono ignorati i diritti umani fondamentali.
In Siria, Pakistan, Indonesia, i cristiani vengono scacciati, le loro richieste ignorate o fatti saltare in aria, la domenica, mentre sono a messa. Tra di loro vi sono anche molti sacerdoti, che vengono eliminati perché hanno osato alzare la voce contro gli scempi ambientali, le mafie locali o ancora, contro il commercio di armi o droghe. Come sta succedendo con agghiacciante frequenza in Messico, ma anche nella Repubblica democratica del Congo e in Nigeria. Dall’inizio dell’anno sono nove i preti uccisi nei soli primi quattro mesi dell’anno, in questi Paesi.
E’ in questo contesto che si inserisce la nostra XII Giornata di preghiera per i cristiani discriminati e perseguitati. E pertanto è con un sentimento di un sentimento di tristezza, ma anche di grande urgenza, che vi invitiamo alla nostra 12.ma Giornata nazionale di preghiera e sensibilizzazione per i cristiani perseguitati. Per non dimenticare i testimoni della fede dello scorso anno - che ci hanno toccato per il loro grande numero- abbiamo scelto di ricordare i loro volti sul manifesto di quest’anno, anche per far riflettere sul fatto che dietro alle cifre della persecuzione, ci sono persone in carne ed ossa, ciascuno con la propria storia. Sulla candela di quest’anno, troverete, invece, i nomi di coloro che sono stati uccisi nel periodo compreso tra giugno 2017 e giugno 2018.