Ero forestiero e mi avete accolto
(Mt 25,35)
Da alcuni anni siamo soliti vivere il “Natale di Solidarietà” sostenendo un progetto di aiuto nei paesi più poveri del mondo, unendoci ad alcune parrocchie del Mendrisiotto. Negli ultimi anni
abbiamo manifestato la nostra solidarietà con i cristiani di Aleppo (Siria), la missione diocesana ad Haiti, le mense in Venezuela e la nuova mensa di Fra’ Martino. Quest’anno sarà un Natale un
po’ difficile per tutti, anche per le nostre parrocchie provate dal lock down e dalla diminuzione delle offerte. Abbiamo pensato quindi di non proporre un nuovo progetto, ma di vivere il Natale
2020 con uno sguardo speciale sul nuovo Centro di Pasture per l’accoglienza dei richiedenti l’asilo. Lo scorso mese di marzo infatti ha aperto i battenti in zona Pasture tra Novazzano e Balerna
la struttura transitoria del Centro Federale d’Asilo (una grande struttura delle FFS), in attesa di quella definitiva lì accanto prevista per il 2023 che potrà accogliere 350 richiedenti l’asilo.
Il 24 agosto i preti del territorio toccato dal Centro (Novazzano e Balerna) hanno potuto visitare il Centro e incontrare i responsabili amministrativi, dell’animazione e dell’assistenza
religiosa e spirituale (per la parte cattolica, il diacono permanente della nostra Diocesi Marcel Mattana). È stato un incontro costruttivo e interessante: si è discusso delle possibilità
concrete legate al territorio di dare forma ad alcune collaborazioni e immaginare attività comuni a favore dell’accoglienza e integrazione. A volte le parrocchie risultano essere le uniche
istituzioni in grado di offrire spazi ed esperienze di accoglienza agli asilanti in attesa della decisione federale, che può concludersi con l’accoglimento o il respingimento. Il tempo di attesa
nella struttura di Pasture può essere anche di alcuni mesi.
Gli Oratori parrocchiali delle nostre due comunità si apriranno un pomeriggio alla settimana a diverse attività culturali e ricreative, che favoriscono l’incontro con i richiedenti l’asilo,
sempre alla presenza di animatori e volontari del Centro Pasture, col diacono Marcel. Da metà settembre è partita l’avventura: ogni venerdì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 il nostro Oratorio si
anima della presenza di giovani provenienti da diverse parti del mondo ospitati a Pasture, sempre rispettando le norme severe di questo periodo di pandemia. Finora l’attività è stata una lezione
di lingua e di cultura. Condividiamo con loro anche una semplice merenda preparata da alcune nostre donne e cerchiamo di comunicare col sorriso e qualche parola in inglese. Alcuni ospiti si
mettono a disposizione, sempre con l’accordo del Centro Pasture, per piccole attività di servizio e pubblica utilità, come sradicare erbacce negli spazi pubblici comunali o nel giardino della
Nunziatura o anche la raccolta delle olive per scopi benefici. Quando il virus lo permetterà, con la bella stagione, lo scambio si potrà intensificare. Vorremmo tanto che queste persone, già
provate da un viaggio pericoloso e umiliante, possano ripartire per una nuova vita con un buon ricordo della nostra terra e della nostra gente, superando le iniziali e comprensibili diffidenze e
paure.
È questo il Natale di solidarietà 2020, nello spirito della frase di Gesù: “Ero forestiero e mi avete accolto”.
Sono benvenuti volontari/volontarie di ogni età.
don Gian Pietro