Il campeggio Lupetti quest’anno si è svolto nel bellissimo Oberland bernese, nel paesino di Schönried, a due passi dalla famosa Gstaadt. La casa era sensazionale: un prato enorme
immerso tra fattorie e montagne era pronto ad accogliere i nostri cari Lupetti. L’obbiettivo di queste due settimane è stata l’armonia nel gruppo, infatti nell’approccio tra akele e ragazzi si è
cercato di instaurare ulteriormente un rapporto di fiducia per riuscire a svolgere il campeggio per il meglio. Ovviamente questo è stato fatto sempre con il metodo scout: attraverso gioconi,
spiritualità, passeggiate e tanto altro. Ad aiutare le akele nel loro intento è arrivata nonna Rosabella, disperata perché nel libro delle fiabe che leggeva ai suoi nipotini mancavano tutte le
pagine finali delle storie. Così i nipoti hanno chiesto ai lupetti di aiutarli che, divisi per sestene: Mario, Perla, Giorgio e Gabi, hanno recuperato il finale di tutte le storie mancanti. Per
citare alcuni esempi: per aiutare Jack di
“Jack e il fagiolo magico” sono arrivati fino a Berna e davanti a palazzo federale lo hanno aiutato ad aprire la cassaforte dentro la quale era contenuta la fine della sua storia. Essendo già a
Berna i lupetti hanno visitato il museo della comunicazione: un viaggio nella storia e nei mezzi di comunicazione, un’esperienza unica! Anche Hansel e Gretel sono accorsi fino a Schönried per
ritrovare la fine della loro storia, così i lupetti si sono incamminati nelle montagne circostanti ripercorrendo i passi dei due fratelli intenti a scappare dalla strega, osservando paesaggi
magnifici. Un’ultima visita è stata fatta da Aurora: la bella addormentata. Durante la sua permanenza ha proposto dei giochi e delle sfide tipiche del suo regno, insieme anche ad una gara di
cucina a suon di tiramisù per rigenerarsi dopo la fatica. Una volta recuperate tutte le pagine nonna Rosabella ha deciso di invitare tutti a pranzo insieme ai suoi nipoti. La sua casa però è
piena di intrighi e indovinelli, le sestene hanno dovuto risolverli tutti per poter entrare in cucina, dove li aspettava un bel piatto di tagliatelle e il premio del campeggio per la sestena
vincente: un allaccia foulard fatto a uncinetto dalla nonna!
Insomma due settimane piene di avventure e divertimento, anche se appena finite non vediamo l’ora di riviverle!
Da quanto tempo!
Il nostro tanto atteso campeggio, dopo diverso tempo, torna a essere sezionale.
Durante la prima settimana le città dell’antica Grecia guidate dagli esploratori si sono fatte valere al cospetto degli dei dell’Olimpo, creando un’organizzazione per garantire
la salvaguardia della penisola. A interrompere il proseguimento della trama, tra giochi, sfide sportive e bivacchi, ci sono stati diversi momenti di crescita personale. Le specialità ad esempio
sono state alcune di queste attività. Quest’ultime hanno portato gli esploratori a imparare l’arte illustrativa, la fotografia, la cucina e il giornalismo. La vita all’aria aperta è stata
intermezzata anche da diversi momenti di riflessione e spiritualità che hanno raggiunto l’apice nella seconda settimana con la veglia notturna.
Il momento più formativo ed edificante rimane però il Raid, un’escursione di 2 giorni condotta completamente dai partecipanti divisi in piccoli gruppi. L’attività si è svolta all’inizio della seconda settimana, ottenendo i risultati sperati. Quest’esperienza ha infatti unito molto il gruppo, consolidando le amicizie; inoltre ha permesso ai ragazzi di mettere in pratica ciò che avevano appreso durante l’anno come la lettura delle carte del territorio, la costruzione di una tenda e le loro abilità di cucina sul fuoco. Dopodiché gli esploratori hanno vissuto la giornata della festa nazionale alleggerita dalla consueta grigliata sezionale, nella quale i ragazzi hanno potuto giocare, chiacchierare e raccontare le avventure del proprio campo ai lupetti. Non è mancata infine la tradizionale B.A. (buona azione) che ci ha visti armati di rastrelli e forche per aiutare un contadino della zona di Saanen a sistemare un suo terreno. Il campeggio è infine terminato in un lampo, concludendosi con il raggiungimento della pace tra le città greche e l’attesa di una nuova ed emozionante avventura scout.
Il Posto Pionieri della San Vittore ha viaggiato, tra il 14 e il 22 luglio, al Sud della Francia, più precisamente lungo tutta la Provenza: partendo da Nizza, ai piedi delle Alpi Marittime, ad Arles, presso la fine del corso del Fiume Rodano, passando dall’amenissima località marittima di Cassis. Durante questo campo all’estero, le nostre ragazze e i nostri ragazzi, una dozzina in tutto guidati da quattro capi, hanno potuto vivere l’esperienza di un campeggio scout gestito e organizzato in buona parte da loro stessi. La preparazione a questa settimana in Francia è stata lunga: ancora prima di scegliere la meta (nuovamente esterna ai patri confini, dopo il biennio della pandemia e il Campo Federale 2023), il Posto si è impegnato a raccogliere fondi organizzando e partecipando a numerosi eventi in cui la partecipazione delle nostre camicie rosse ha avuto come risultato la raccolta di risorse sufficienti per concretizzare quest’esperienza così preziosa per la formazione di quelli che saranno i nuovi capi attivi della nostra Sezione. Sotto il cocente Sole provenzale, sulle ridenti spiagge della Costa Azzurra, il nostro gruppo ha poi potuto mettere in pratica le attività pianificate sin dalla scorsa primavera, sempre mantenendo come costante il forte spirito d’autogestione e d’autoregolazione tipico della Branca Pionieri. A fianco del divertimento in riva al mare o nelle piscine, non sono mancate attività sportive come un’uscita in kayak sul mare o l’immancabile e solenne Promessa, svoltasi presso il Marais du Petit Clar, nel Parco Regionale della Camargue. Oltre all’immensa gioia trasmessa da un’esperienza del genere, nei nostri ragazzi e ragazze rimarrà impressa, come in seguito a ogni campo Pionieri, la soddisfazione di aver potuto pensare, organizzare e vivere un campeggio all’estero contando in primis sulle proprie forze e sulla collaborazione interna al gruppo.