Preghiera, penitenza, elemosina: ed è Quaresima, aperta da una manciata di cenere benedetta, posata sul capo quale segno e programma per un cammino limpido, forte, sincero.
Un gesto che diviene
ricordo: «sei polvere e in polvere tornerai»
invito: «convertiti e credi al Vangelo».
Tempo di conversione, di purificazione, di silenzio e di ascolto, per rinnovare il cuore ed accogliere il mistero d’amore e di luce della Pasqua, che dona senso e significato all’esistere.
In fedeltà allo scopo essenziale di questo tempo forte e di grazia, la Chiesa, madre e maestra, propone queste strade, quali altrettanti itinerari:
- l’ascolto più frequente della Parola di Dio
- la preghiera più intensa e prolungata
- il digiuno
- le opere della carità.
Un tempo per crescere interiormente, non per cercare lode, stima, ammirazione, come insegna il Maestro (Matteo 6):
- quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra;
- quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni;
- quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto.
COSÌ PREGA LA CHIESA
NEL GIORNO DELLE CENERI
Accogli, o Dio pietoso,
le preghiere e le lacrime
che il tuo popolo effonde
in questo tempo santo.
Tu che scruti e conosci
i segreti dei cuori
concedi ai penitenti
la grazia del perdono.
Grande è il nostro peccato,
ma più grande è il tuo amore:
cancella i nostri debiti
a gloria del tuo nome.
Risplenda la tua lampada
sopra il nostro cammino,
la tua mano ci guidi
alla meta pasquale.